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cd:  Colleghi Cantautori

 

 

 

La citazione nel titolo è evidente, il Guccini de L'avvelenata.

Non canto solo in inglese. Scrivo e compongo anche nella lingua di Dante (e mia, vedasi l'album "Maschere e specchi") e negli anni ho ascoltato e apprezzato i più famosi cantautori italiani, tanto da dedicargli una canzone che ora è diventata il brano di apertura di questo cd, omaggio a una dozzina di loro. La scelta dei brani rispecchia la mia idiosincrasia per "quelle che sappiamo tutti", quelle che abbiamo ascoltato troppe volte e che è difficile riproporre senza suscitare confronti impietosi con l'originale. Così ho scelto soprattutto canzoni minori, privilegiando l'ironia, lo scherzo, la visione laterale. Poiché siamo "colleghi" mi sono mischiato anch'io con un paio di miei pezzi.

Questo repertorio è nato per essere eseguito anche dal vivo, con la preziosa collaborazione delle voci degli amici Marina Pretti e Marcello Maggio che ritrovate anche qui. Spero vi piaccia.

 

  1. Colleghi Cantautori  (Franco Nervo): il testo originale era più lungo e dedicava una strofa ad ognuno dei colleghi citati. Qui ho voluto essere più sintetico ed ho accorciato ed adattato le parole.

  2. Il Tema  (Francesco Guccini): dall'album "L'isola non trovata" (1970). Francesco aveva diritto ad aprire questa rassegna visto il mio debito per il titolo della raccolta.

  3. Corso Buenos Aires  (Lucio Dalla): dall'album "Com'è profondo il mare" (1977). Sarcastica e sferzante, dimostra come sia facile qui da noi fraintendere e travisare e prendersela con il "diverso", con risultati tragicomici. I vari personaggi sono interpretati da Marcello, me e Marina.

  4. Jamin-a  (Fabrizio De Andrè): dal capolavoro "Crêuza de mä" (1984), quindi cantato in genovese. Il film di un turbolento rapporto sessuale con una "lupa di pelle scura".

  5. Panama  (Ivano Fossati): dall'album "Panama e dintorni" (1981), uno dei due brani stranoti che ho inserito nel cd perché adoro il taglio cinematografico della storia.

  6. Mario e Carla (Franco Nervo): scritta scimmiottando Anna e Marco di Dalla, è uno scherzo di fantascienza casalinga.

  7. Il Contrattempo (Giorgio Gaber): dall'album "Pressione bassa" (1980). Tutta l'ironia e lo studio psicologico di Gaber. Originariamente ambientata a Milano, ho colto al volo l'occasione di cambiare la location, cosa che ha anche migliorato la rima!

  8. Giulia  (Antonello Venditti): dall'album "Sotto il segno dei pesci" (1978). Fra i vari significati possibili, mi piace pensare che tratti di una competizione fra lo sconsolato protagonista e la tosta e affascinante Giulia per l'amore di "lei".

  9. La Technostrocca  (Daniele Silvestri): dall'album "Prima di essere un uomo" (1995). Straordinari giochi di parole per un brano demenziale che però nel finale ha una virata seria (che ho voluto modificare e aggiornare rispetto all'originale). Eccellente la performance attoriale di Marina.

10. Iruben Me  (Adelmo “Zucchero” Fornaciari): dall'album "Oro, incenso e birra" (1989). Atmosfere liquide, sentimenti viscosi, pensose melanconie.

11. Con Il Nastro Rosa  (Lucio Battisti/Mogol): dall'album "Una giornata uggiosa" (1980). L'altra canzone iper-conosciuta di questo album, ma mi fa sempre piacere esprimermi su quel giro di accordi. Cori di Marcello e Marina.

12. Sogni (Franco Nervo): in vita mia mi sono arrivati due (e solo due) sogni incredibilmente profetici e ho voluto lasciare traccia di quella incredibile sensazione in questa canzone.

13. Veuj Compreme ‘na Cassina (Gipo Farassino): dall'album "Gipo a sò Piemont" (1971). Se canto in genovese il brano di De Andrè, allora posso anche cantare nel mio piemontese scolastico questa divertente canzone di Gipo!

14. Notturno  (Roberto Vecchioni): dall'album "Ippopotami" (1986). Il cd si avvia alla fine e i nostri tre amici svaniscono swingando nella notte...

 

Franco Nervo: voce, chitarre, tastiere, banjo, bouzouki, percussioni

Marina Pretti, Marcello Maggio: voce/cori (3-9-11-14)